Milano

UN PRANZO IN GALLERIA: VIK PELLICO OTTO È LA NUOVA PROPOSTA DI GALLERIA VIK MILANO stars

Tra arte contemporanea e influenze latinoamericane

Milano, giugno 2022. Una galleria nella galleria più famosa d’Italia, un luogo scenografico per una pausa nell’arco della giornata, dove gustare prelibatezze gastronomiche con tocco latinoamericano, immersi nell’arte con vista magnifica sulla Galleria Vittorio Emanuele: è VIK PELLICO OTTO, la nuova proposta di Galleria Vik Milano, aperta al pubblico tutti i giorni a partire dalla prima colazione alla cena, passando per il pranzo, l’aperitivo o una degustazione nell’arco della giornata.

Con accesso da via Silvio Pellico 8, si sale al primo piano dell’hotel avvolti dalla magia dell’arte, in un percorso ricco di fascino: ViK Pellico Otto si snoda proprio attorno alla Galleria Vittorio Emanuele, accompagnando l’ospite in una insolita visita dall’alto intorno all’ottagono, da ammirare grazie alle ampie vetrate a volta che si susseguono da un lato, mentre dall’altro l’occhio viene catturato dalle diverse opere di arte contemporanea tra pitture, sculture e oggetti di design, creati da artisti di fama internazionale.

A disposizione degli ospiti tavoli e sedute in stile o comodi salotti per una maggiore privacy, dove poter gustare alcuni dei piatti creati secondo la filosofia che accompagna tutti i Vik Retreats nel mondo: cibo salutare, prelibato e fresco secondo la stagionalità con tocco latinoamericano e cuore italiano.

Lo Chef Juan Martin Ferrari porta in tavola ogni giorno prodotti freschi del territorio italiano, con piatti creati ispirandosi ai menu dei ViK Retreats in Uruguay accompagnati dalle eccellenze dei vini ViK.

Ed ecco che un piatto di verdure arrosto sorprende gli occhi e il palato con il suo gioco di colori come fosse una tavolozza, con ingredienti semplici ma al tempo stesso ricercati e un sapore che richiama verso luoghi lontani, grazie al particolare condimento; l’uovo rotto attira per la sua inedita realizzazione; o ancora il pesce fresco, dalla proposta di crudo al polpo arrosto con patate altrettanto scenografico oltre che di gusto; senza dimenticare il chivito, un particolare sandwich con carne di manzo e bacon. A questi piatti si aggiungono, poi, la classica pasta con condimenti freschi, che sia pesto o pomodoro, insalate di diversa realizzazione, selezione di formaggi e dolci tra i quali spicca il cheesecake basco.

Mentre si assaporano le diverse proposte di Vik Pellico Otto è possibile ammirare quadri, fotografie, oggetti, mobili e sculture, in un continuo oscillare tra arte e design che si alternano nel corso del tempo. Attraverso l’uso di materiali non convenzionali e di forte impatto scenico come tessuti, colle, resine, ricami o mosaici, le opere raccontano la celebrazione della bellezza, il rovesciamento dei significati, il gusto del paradosso, dell’ironia e del divertimento, diventando icone, simboli della continua ricerca di un ideale inafferrabile.

“Quell’oscuro oggetto del desiderio” è la nuova mostra collettiva che riunisce i lavori di una trentina di artisti contemporanei, italiani e stranieri, che si collocano a metà strada tra arte e oggetto, in una logica di predominanza dei concetti di sorpresa, meraviglia, illogicità e stupore rispetto ai canoni di funzionalità e rigore propri del design tradizionale. Un territorio oggi ancora poco battuto, ma ricco di spunti e di vitalità proprio per il suo carattere trasversale e innovativo, non-funzionale e immaginifico. 

Vik Pellico Otto è aperto al pubblico dalla prima colazione al pranzo fino alla cena ma è anche un luogo ideale per aperitivi, degustazioni ed eventi speciali, grazie agli ambienti scenografici e alla personalizzazione del servizio secondo le diverse esigenze.

E chi desidera un punto di riferimento per lavoro nel cuore di Milano, che si tratti di una riunione, di lavoro da remoto in tranquillità o di condivisione di spazi di lavoro in un ambiente creativo, vero e proprio co-working, Vik Pellico Otto è la novità per la città.

Per gli amanti della pizza, poi, la magia sui tetti di Milano con I Dodici Gatti, che permette di ammirare il panorama milanese dall’ultimo piano proprio sopra la Galleria, trasformandosi per la sera da pizzeria, ora completamente rinnovata, a luogo di incontro per la città con degustazioni di pizza e non solo a suon di musica.

GALLERIA VIK MILANO e VIK RETREATS

Galleria Vik Milano è la prima apertura europea di Vik Retreats, il gruppo di private retreat già noto per le splendide location in Sud America e il primo hotel situato in un contesto urbano. Galleria Vik Milano conta 89 camere e suite, progettate singolarmente per mostrare arte, decorazioni ed esperienze straordinarie, ciascuna con uno stile unico. In tutti i Vik Retreats, l’arte e il design ricoprono un ruolo fondamentale. Concepita come una mostra collettiva comprendente tutti i 5 piani,Galleria Vik Milano raccoglie il meglio dell’arte contemporanea italiana, insieme ad alcune presenze importanti della scena artistica internazionale.

Galleria Vik Milano arricchisce ulteriormente l’eccezionale portfolio di Vik Retreats, che ha riscosso un notevole successo internazionale nel corso degli anni. Recentemente il Reader's Choice Awards di Condé Nast Traveler’s Usa ha votato Estancia Vik come il 3° miglior hotel in Sud America, e il 19° best hotel al mondo. Bahia Vik è stato votato come 3° best resort in Sud America, mentre Playa Vik ha ottenuto il 14° posto come best resort in Sud America. Infine, Vik Chile è stato votato come 7° best hotel in Sud America e 49° best hotel nel mondo. (https://www.vikvibe.com/about-vik-retreats)

L’albergo gode di una posizione privilegiata nel centro storico di Milano, all’interno dell’iconica Galleria Vittorio Emanuele II ed è stato completamente ristrutturato sotto la supervisione di Alexander e Carrie Vik, che ne hanno ridisegnato gli interni, con il supporto dell’architetto Marcelo Daglio. Galleria Vik Milano celebra la storia, la cultura, l’arte e l’architettura ponendo al centro l’eccellenza artistica del passato e del futuro e offrendo agli ospiti un’esperienza davvero unica. Le eccezionali caratteristiche architettoniche dell’hotel sono valorizzate da murales e affreschi dipinti a mano principalmente ispirati all’arte italiana, che vanno ad affiancare un’ampia collezione d’arte internazionale e un’attenta selezione di arredi che comprende pezzi contemporanei, della metà del ‘900, vintage e antichi di Gio Ponti, Franco Albini e Ico Parisi.

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Successo di stelle e musica per la gara italiana tra coppie di Chef in tour stars

La coppia Usai-Viglietti diverte il pubblico milanese per l’ultima tappa di SINA Chefs’ Cup Contest e si classifica al terzo posto lasciando il podio ex aequo a Monosilio-Trentini e Lippi-Narducci

Roma, novembre 2018. Verve, simpatia ed originalità hanno caratterizzato l’ultima tappa del tour italiano tra coppie di chef stellati, con le loro ricette inedite ispirate alla musica, con la partecipazione speciale di Riccardo Bassetti, chef vincitore dell’edizione 2017.

Sulle note del jazz e del punk rock gli ospiti hanno degustato piatti prelibati creati da Daniele Usai e Massimo Viglietti nella cornice del ristorante L’Opéra del Sina de la Ville, insieme ai piatti creati dal resident chef d’Amore sulle note di Verdi e Rossini.

Al termine della serata la giuria ha assegnato il punteggio di 95/100 alla coppia protagonista della serata, che ha così raggiunto il terzo posto della classifica generale.

La classifica finale della sesta edizione di SINA CHEFS’ CUP Contest vede, dunque, in testa ex aequo le due coppie di chef Luciano Monosilio con Marcello Trentini e Daniele Lippi con il compianto Alessandro Narducci.

Seguirà, dunque, una serata speciale per decretare lo chef vincitore dell’edizione 2018 e rendere omaggio ad Alessandro Narducci, il giovane e acclamato chef scomparso tragicamente, insieme agli altri chef protagonisti della sesta edizione: Bernard Fournier e Massimo Spigaroli, Umberto De Martino e Giuseppe Aversa, Peppe Stanzione e Salvatore Bianco, Raffaele Lenzi e Tino Vettorello, Agostino Iacobucci e Luigi Nastri.

Gli ospiti delle serate hanno avuto modo di assistere allo show cooking grazie a Les Chefs Blancs, assaporando tutti i piatti per menù inediti, realizzati con il supporto di Diners Club - il gruppo nato proprio nell’alta ristorazione – con l’eleganza dell’etichetta nera dell’acqua Maxima - la nuova acqua gassata che prende il nome da una delle storiche sorgenti di Ferrarelle a Riardo - insieme a vini selezionati; e, grazie alle cuffie Tunit Bluetooth di Med Store, gli ospiti sono stati accompagnati dalle note musicali alle quali si sono ispirati gli chef per creare le loro ricette, durante la degustazione.

Una vera e propria immersione con il coinvolgimento di tutti i sensi, per questa sesta edizione di SINA Chefs’ Cup Contest, definita appunto 5.0, che come ogni anno prende vita negli alberghi del gruppo SINA Hotels, per un tour attraverso l’Italia.

Creatività, passione e ispirazione: queste le caratteristiche che ad oggi hanno visto esibirsi 70 chef della grande cucina italiana, con ricette inedite ispirate a temi artistici come la musica, il cinema, l’arte, la moda, i fumetti e le fiabe nelle sei edizioni di SINA CHEFS’ CUP CONTEST.

 

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Jazz e punk rock in tavola per l’ultima tappa di SINA Chef’s Cup Contest stars

Lunedì 26 novembre a Milano si conclude la sesta edizione della gara tra coppie di chef stellati ispirata alla musica

Roma, novembre 2018. S’inizia con le note jazz del pianista Theonious Monk, interpretate dallo Chef Daniele Usai in un piatto creato dai ricordi della sua infanzia, per finire con un dessert insolito a base di gamberi creato dallo Chef Massimo Viglietti, ispirato a “This is not a love song” dei Sex Pistols: questi gli “ingredienti” principali per la serata di lunedì 26 novembre che si preannuncia ricca di sorprese al ristorante l’Opéra del Sina de La Ville di Milano.

Una cena d’eccezione, aperta al pubblico, con piatti inediti ispirati alla musica creati dai grandi maestri della cucina italiana, che nel corso dei mesi si sono alternati alle tavole dei ristoranti del gruppo SINA Hotels, con “duelli” spesso divertenti e dal sapore unico.

A Milano gli Chef Usai e Viglietti (1 stella Michelin entrambi rispettivamente al ristorante il Tino di Fiumicino all’Enoteca Achilli al Parlamento di Roma) hanno, dunque, il compito di sorprendere e conquistare gli ospiti e la giuria con l’ambizione di posizionarsi ai vertici della classifica generale: sarà proprio al termine della serata milanese, infatti, che verrà decretata la coppia vincitrice in funzione del punteggio che riusciranno a conquistare i due chef protagonisti della cena.

Una dedica speciale con il piatto dello Chef Massimo Viglietti sarà per lo Chef Alessandro Narducci, uno dei protagonisti della gara tragicamente scomparso, per il quale verrà istituito un premio speciale, quale esempio per molti giovani che vogliono intraprendere questa professione.

Gli ospiti avranno modo di assistere allo show cooking reso possibile da Les Chefs Blancs, assaporando tutti i piatti per un menù d’eccezione completo, realizzato con il supporto di Diners Club - il gruppo nato proprio nell’alta ristorazione – con l’eleganza dell’etichetta nera dell’acqua Maxima - la nuova acqua gassata che prende il nome da una delle storiche sorgenti di Ferrarelle a Riardo - insieme a vini selezionati; il tutto accompagnati dalle note musicali alle quali si ispirano le ricette grazie alle cuffie Tunit Bluetooth di Med Store.

Una vera e propria immersione con il coinvolgimento di tutti i sensi, per questa sesta edizione di SINA Chefs’ Cup Contest, definita appunto 5.0, che come ogni anno prende vita negli alberghi del gruppo SINA Hotels, per un tour attraverso l’Italia.

Creatività, passione e ispirazione: queste le caratteristiche che ad oggi hanno visto esibirsi 70 chef della grande cucina italiana, con ricette inedite ispirate a temi artistici come la musica, il cinema, l’arte, la moda, i fumetti e le fiabe nelle sei edizioni di SINA CHEFS’ CUP CONTEST.

 

Per informazioni e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. tel. 02.879131753
(costo € 70 inclusi i vini)

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